Miti e Leggende del Conero: Il miracoloso Crocifisso di Numana

07/29/19
CULTURE

NUMANA

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Oggi ci spostiamo a Numana, comune in provincia di Ancona, noto fino alla prima metà dell'800 come Umana, per parlare di un prodigioso Crocifisso in legno.

Il Crocifisso che attualmente si trova presso l'omonimo Santuario cittadino, nasconde alle sue spalle una lunga ed interessante storia. Infatti la leggenda narra che sia stato inciso e scolpito dai Santi Nicodemo e Luca, fu proprio quest'ultimo a togliere il Cristo dalla croce, ed è per questo motivo che si presume sia il più realistico.

Successivamente il simulacro venne portato di nascosto a Beirut, quando però venne scoperto i soldati flagellarono non solo le persone addette al trasporto, ma anche l'effige stessa, proprio in quel momento accadde il primo prodigio, dalla raffiguarazione del corpo di Cristo iniziò ad uscire copiosamente "vivo sangue", non solo l'oggetto inanimato stava sgorgando sangue a fiumi, ma lo stesso era miracoloso, infatti guarì numerosi infermi nelle vicinanze.

Tale evento portò alla conversione molti ebrei, il sangue venne raccolto in un paio di ampolle e conservato ancora oggi a Venezia presso la Cattedrale di San Marco e a Mantova nella Basilica di Sant'Andrea.

Il viaggio del miracoloso crocifisso però era solo all'inizio, infatti molti secoli dopo, nell' anno 812, Carlo Magno, venuto a conoscenza dei prodigi del simulacro decise di portarlo in dono a Papa Leone III. Però durante il trasporto l'imbarcazione rimase vittima di un violento temporale, tanto da costringere l'Imperatore del Sacro Romano Impero all'approdo presso il porto di Numana e lasciare il simulacro nella Chiesa di San Giovanni Battista.

Lo stato di salute di Carlo Magno però peggiorava, difatti lasciò la spedizione e si diresse in Lombardia ed in Francia, dover morì due anni dopo. Il Crocifisso rimase allora a Numana ed i successori dell'Imperatore se ne dimenticarono.

Il Crocifisso continuò a proteggere la città di Numana, fino a quando la città non cadde vittima di alcuni violenti terremoti (846 d.C) che riuscirono a distruggere moltissime abitazioni e anche la Chiesa di San Giovanni, da quel momento il miracoloso simulacro andò perduto.

Tre secoli dopo, nel 1296, alcuni pescatori locali videro in mare un Crocifisso, lo liberarono dai detriti e lo portarono a riva, portandolo in una piccola cappella vicino alle mura di cinta, rimase in quei luoghi fino alla seconda metà del 16esimo secolo, quando venne costruito un Santuario dedicato. Quest'ultimo venne poi demolito negli anni'60 per costruire una chiesa più moderna e vi stupirà sapere che l'antico miracoloso Crocifisso è ancora lì, venerato dai cittadini numanesi.

Fonte Immagine: Diocesi Ancona-Osimo

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